Buoni Fruttiferi Postali Q - Professionistimpresa

by Professionistimpresa
4 anni ago
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Rimborso Buoni Postali Fruttiferi serie Q: chiarimenti sugli interessi e soluzioni operative.

I buoni fruttiferi postali serie Q sono “vecchi” buoni postali cartacei che hanno fatto la loro comparsa nel 1987. Per tali titoli è prevista l’applicazione dei rendimenti riportati sulla tabella stampata a tergo per i primi 20 anni.

Sovente emerge una divergenza di calcoli con il rimborso proposto dall’intermediario al possessore del titolo, configurandosi un evidente inadempienza contrattuale dell’ente erogatore.

Per effetto del D.M. del 13/06/1986, istitutivo della serie di BPF contraddistinti con la lettera “Q”, i saggi sono stati stabiliti nelle seguenti misure: 8% per i primi 5 anni; 9% dal 6° al 10° anno; 10,50% dall’11° al 15° anno; 12% dal 16° anno al 20° anno.

Dal 20° al 30° anno dall’emissione effettiva dei titoli, i BPF usufruiscono di un interesse semplice calcolato nella misura del 12%.

L’ammontare degli interessi è soggetto alle trattenute fiscali previste dalla legge. Quanto alla ritenuta fiscale, una disposizione (art. 7) contenuta nel Decreto Ministeriale del Tesoro del 23 giugno 1997 recita “… Per i buoni delle serie ordinarie contraddistinte con le lettere “Q”, “R” ed “S” emessi fino al 31 dicembre 1996 a favore di qualsiasi soggetto, gli interessi continueranno, per i primi venti anni di vita del titolo, ad essere capitalizzati annualmente al netto della ritenuta fiscale”.

Per i primi venti anni di vita del titolo Si procede, pertanto, alla capitalizzazione composta: nell’operazione di capitalizzazione, l’interesse viene detto composto quando, invece di essere riscosso al netto della ritenuta fiscale alla fine dell’anno, è aggiunto al capitale iniziale che lo ha prodotto. Questo comporta che alla maturazione degli interessi il montante verrà riutilizzato come capitale iniziale per il periodo successivo, ovvero anche l’interesse produce interesse.

Dal 21° anno al 30° anno di vita del titolo, si procede alla capitalizzazione semplice al tasso massimo raggiunto (12%): nell’operazione di capitalizzazione, l’interesse viene detto semplice quando è proporzionale al capitale e al tempo. Ovvero gli interessi, maturati da un dato capitale nel periodo di tempo considerato, non vengono aggiunti al capitale che li ha prodotti (capitalizzazione) e, quindi, non maturano a loro volta interessi. Gli interessi maturati anno per anno verranno soggetti a ritenuta fiscale del 12,50%.

Dal 1° gennaio del 31° anno solare successivo a quello di emissione, il buono non riscosso cessa di essere fruttifero e l’avente diritto può ottenere il rimborso entro il termine di prescrizione di cinque anni.

Il risparmiatore, pertanto, all’atto della scadenza del BPF può:

  • chiedere preventivamente e per iscritto all’ ufficio postale di riferimento l’ammontare del rimborso del titolo in liquidazione;
  • confrontare l’ipotesi di rimborso con le risultanze del calcolo “di parte”;
  • chiedere la liquidazione del BFP;
  • in caso di discrepanza presentare reclamo;
  • in presenza di diniego ovvero di risposta negativa presentare ricorso all’Arbitro bancario finanziario;
  • in caso di soccombenza ricorrere al giudice di pace ovvero al tribunale ordinario.

Studio Professionistimpresa
Dott.ssa Giovanna Zampella
Dott. Luigi Mariniello

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